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Dove siamo - L'Alpina Torrefazione Pasticceria Luserna, Torino
Nel centro di Luserna San Giovanni, sul centrale Viale de Amicis, l'Alpina offre un ambiente luminoso ed elegante, curato nei minimi dettagli per offrire alla Clientela prodotti di eccellenza in un contesto raffinato e distinto.
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L'Alpina Viale De Amicis, 12 10062 Luserna San Giovanni (TO)
Leggenda narra che il nome derivi dall'enorme quantità di lucciole durante calda stagione in questo territorio, assai più che altrove.
Luserna è un antico borgo medioevale alla confluenza tra i fiumi Pellice e Luserna, dominato dalla boscosa collina del "Castello" e dominato dalla vetta del monte Frioland (2720 m).
Centro economicamente importante fin da antica data, deve la sua maggior risorsa all'industria tessile e all'estrazione del pregiato gneiss lamellare, conosciuto in tutto il mondo come Pietra di Luserna. Importante tratto distintivo è inoltre la lavorazione del cioccolato, che le è valso il titolo di "Città del Cioccolato" da parte del Chococlub nel 2006, e l'imbottigliamento di acque minerali che sgorgano dalle vicine montagne.
La Val Pellice è una valle alpina della Città Metropolitana di Torino e prende il nome dal Pellice, torrente che la attraversa. Si trova all'interno del territorio delle Alpi Cozie settentrionali, e converge verso il massiccio del Monviso. Anticamente era conosciuta come Valle di Luserna.
Si hanno indicazioni di insediamenti umani nella valle fin dal Neolitico, incisioni rupestri sono state ritrovate in diversi luoghi della valle.
Durante il medioevo vi operarono i monaci dell'abbazia di San Colombano di Bobbio ed il suo ricco feudo monastico, cui dipese l'abbazia di San Dalmazzo di Pedona, mentre in seguito all'VIII secolo la gestione del territorio sarà poi gestita dall'abbazia di Pagno, da cui dipenderà un priorato monastico che amministrerà tutta la valle.
In tempi più recenti la sua storia è stata caratterizzata dall'insediamento del movimento valdese, oggi la valle è infatti ricordata come una delle tre cosiddette Valli Valdesi dove agirono elementi della Resistenza Italiana con Alcide Arnoulet.
Il Castello sorge su uno sperone roccioso nella Valle Bronda.
Costruito nel XIV secolo, su un’antica roccaforte dai Marchesi di Saluzzo, venne ingrandito nel 1357 e successivamente sottoposto ad opere di trasformazione che gli conferirono l’aspetto di residenza signorile, ulteriormente migliorata con una serie di successivi restauri.
All’inizio del Novecento viene ricostruito dal conte Ludovico di Saluzzo basandosi su disegni medievali ritrovati a Parigi.
La struttura su due piani è difesa da torri angolari e circondata da un massiccio muraglione di cinta con un cammino di ronda. Negli interni è di notevole interesse il salone di rappresentanza con un grande camino ed un soffitto a cassettoni decorato in oro con il motto della famiglia in caratteri gotici.
Il castello dispone di diverse sale visitabili, tra cui la galleria a piano terreno, la Sala delle Dame, ricca di da trofei e blasoni delle famiglie legate da vincoli di parentela con i Marchesi di Saluzzo, la Sala degli Uomini, sulle cui pareti sono dipinti gli stemmi della famiglia Saluzzo.
Al secondo piano si trovano la Galleria e la Sala del Trono, che contiene dipinti attribuiti a Pittavino da Vernante, databili fra il ‘700 e l”800, e numerosi documenti e cimeli del Regio Esercito Italiano, risalenti al periodo di Vittorio Emanuele II, oltre ad una collezione delle più belle uniformi del periodo Rinascimentale.
Intorno al castello, sulla collina, si sviluppa un grande parco, arricchito da piante esotiche secolari e alberi da frutto.